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Gli ultimi otto messaggi ricevuti dalla Federazione
  • Da quando il ha (meritevolmente) sconfitto l'islamismo, è entrato nel "giro giusto". Il Fronte Polisario contro gli USA: si riaccende la crisi del https://it.insideover.com/politica/sahara-occidentale-la-stretta-di-washington-e-il-muro-dalgeri-che-cosa-ce-davvero-in-gioco.html

    @attualita

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  • Windows 7 ridotto a 69 MB: l’impresa dei minimalisti

    📌 Link all'articolo : https://www.redhotcyber.com/post/windows-7-ridotto-a-69-mb-limpresa-dei-minimalisti/

    I minimalisti di Windows hanno stabilito un altro record. L’appassionato @XenoPanther ha ridotto le dimensioni di una copia in di Windows 7 a 69 megabyte, meno della media delle mobili.

    A titolo di confronto, un’installazione di questo operativo richiede decine di gigabyte. Secondo l’autore, si è trattato più di un esperimento per divertimento che di un tentativo di creare una versione completa.

    A cura di Redazione RHC

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  • @liberotoncello io resto dell'idea che bisogna stare al passo con i tempi, evitando il digitale non per principio, ma solo se realmente superfluo.

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  • @invalido_incazzato sbagliato! 😂
    Tutto bene grazie

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  • Double Dragon Revive, il remake che non serviva

    @videogiochi

    Leggevo questa recensione del nuovo Double Dragon Revive da totale amante dei videogiochi del genere.

    Purtroppo sembra che, seppur la grafica sia convincente, il gameplay non sia dei migliori. Peccato, me lo metto su DekuDeals e vediamo se prima o poi scende abbastanza da farmi venire la voglia di provarlo :)

    da https://www.wired.it/article/double-dragon-revive-remake-3d-che-non-serviva/

    Come succede spesso nel mondo dei videogiochi, anche se Double Dragon non è stato il primissimo beat’em up a essere stato creato, è senza alcun dubbio diventato uno dei più iconici. L’uscita del primo capitolo della serie, nel 1987, diede il via all’epoca d'oro dei picchiaduro a scorrimento nelle sale giochi di tutto il mondo: quell’anno infatti Double Dragon fu il terzo gioco a incassare di più tra gli arcade e negli anni successivi arrivarono innumerevoli altri titoli simili, tra cui i famosi Street of Rage, Final Fight e Golden Axe.

    Come nel capitolo del 1987, i due protagonisti Billy e Jimmy Lee, tornati a casa da una pattuglia, scoprono che la loro amica d’infanzia Marian è stata rapita dagli Shadow Warriors e così decidono di salvarla. A differenza dei vecchi capitoli, dove Marian era la classica fanciulla in pericolo da salvare, qui la ragazza diventerà presto un altro personaggio giocabile (come era già successo in Double Dragon Gaiden e in altri titoli recenti) e dotata di un discreto parco mosse molto veloci. Ai tre si aggiungerà infine il ninja Yagyu Ranzo, ripescato dall’originale Double Dragon III, per un totale di quattro personaggi.

    Per quanto riguarda il gameplay, Double Dragon Revive non vuole reinventare la ruota. Si tratta di un classico picchiaduro a scorrimento in cui ci faremo strada a suon di calci, pugni e mosse speciali per arrivare alla conclusione, che potrà essere raggiunta anche in sole tre o quattro ore: d’altronde i beat’em up non sono mai stati un genere molto longevo e va bene così. Una volta concluso, però, si potrà sia rigiocare la Modalità Storia a un livello di difficoltà superiore e con altri personaggi, magari puntando a ottenere dei punteggi record, sia darsi alla Modalità Extra, che presenta delle sfide speciali in cui dovremo affrontare boss o gruppi di nemici per ottenere i punteggi migliori.

    Purtroppo però, nonostante Double Dragon Revive riesca a far provare quella nostalgia dei vecchi capitoli agli appassionati della saga e nel complesso sia divertente, ha anche diverse mancanze. Innanzitutto, anche se il sistema di combattimento è molto vario, è piuttosto impreciso e raffazzonato per quanto riguarda i movimenti del proprio personaggio e la possibilità di concatenare combo. Inoltre ci sono anche alcune sezioni più da platform davvero poco riuscite, proprio perché i controlli sono molto imprecisi, soprattutto quando si salta.

    Qui un trailer: https://www.youtube.com/watch?v=FQLNW8CjmAE

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  • Par🇮🇹le n°1399 5/6

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  • @Trames @eccosilvia @phab non avevo mai capito cosa c'entrasse lo spoiler delle auto (che ho linkato per scherzo) con quello dei contenuti narrativi, ora lo so, grazie!

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  • I robot iniziano a prendere posto nella società grazie a nuovi algoritmi AI

    Il 25 settembre, Google DeepMind ha pubblicato un video che mostra come le sue piattaforme umanoidi gestiscono attività quotidiane articolate in più fasi utilizzando il ragionamento multimodale.

    In una serie di dimostrazioni, le macchine hanno eseguito con sicurezza sequenze di azioni, tra cui l’ordinamento di oggetti secondo regole predeterminate.

    L’intelligenza di questi sistemi si basa sulla famiglia Gemini Robotics 1.5. Due componenti lavorano insieme: il modello base traduce segnali visivi e messaggi testuali in movimenti specifici, mentre la versione modificata di Gemini Robotics-ER 1.5 crea piani e ragionamenti passo dopo passo sulla situazione attuale, scegliendo la giusta sequenza di passaggi.

    Il cosiddetto test della banana dimostra bene i progressi. In precedenza, al robot era richiesto solo di raccogliere una banana e metterla in una ciotola: un comando, un risultato.

    Ora, il sistema ordinava tre frutti diversi per colore e li posizionava su piatti. Jie Tang, ricercatore senior di Google DeepMind, ha dimostrato l’esperimento; il sistema a due bracci, basato sui manipolatori Franka, ha completato l’intera sequenza senza intoppi.

    La piattaforma umanoide Apollo di Apptronik è stata testata anche in un’attività di lavanderia. La macchina suddivideva i capi in base alla tonalità in due contenitori: uno per i bianchi e uno per i neri. Dopo il primo tentativo riuscito, gli ingegneri hanno scambiato i contenitori per vedere se il sistema avrebbe rilevato lo scambio e modificato le sue azioni. Apollo ha riconosciuto la nuova disposizione e ha completato correttamente la selezione.

    Gemini Robotics 1.5 supporta l’apprendimento incarnato: il robot esplora l’ambiente circostante con il corpo, i sensori e le telecamere, e poi agisce in base alle proprie osservazioni. ALOHA 2 è stato utilizzato nella maggior parte delle scene, ma gli stessi scenari possono essere gestiti anche da Apollo e dal sistema Franka a due bracci.

    Sono state aggiunte anche funzioni basate su agenti. Ad esempio, il sistema può essere incaricato della raccolta differenziata: cercherà su Internet le normative locali, valuterà visivamente ogni oggetto, lo assegnerà al compost, al riciclaggio o ai rifiuti ed eseguirà l’intero processo, dalla decisione allo smaltimento nel contenitore appropriato.

    Questo livello di coerenza è raggiunto attraverso la collaborazione di due componenti: una responsabile del percorso dalla percezione al movimento, l’altra della pianificazione e della logica. Questa architettura rende l’esecuzione di attività nel mondo reale più intuitiva e affidabile.

    La sicurezza ha ricevuto particolare attenzione. I robot sono addestrati a valutare i rischi in modo proattivo, rispettare i limiti umani ed evitare situazioni pericolose. Con il supporto di team specializzati e il test ASIMOV aggiornato, Gemini Robotics-ER 1.5 ha raggiunto una posizione di leadership nei test, il che dovrebbe facilitare l’implementazione accurata di sistemi simili al di fuori del laboratorio.

    L'articolo I robot iniziano a prendere posto nella società grazie a nuovi algoritmi AI proviene da Red Hot Cyber.

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